Terremoto, via libera del Senato a Decreto, a Roma 194 i sì

L'Assemblea ha approvato tutti gli emendamenti presentati dalla commissione Bilancio

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Terremoto, via libera del Senato a Dl, a Roma 194 i sì ROMA – L’Aula del Senato ha dato il via libera al Dl Terremoto. I sì sono stati 194 un solo no, e 37 gli astenuti. In dichiarazione di voto hanno dichiarato il voto di astensione Lega, Cor e Forza Italia. L’Assemblea ha approvato tutti gli emendamenti presentati dalla commissione Bilancio, ad eccezione di quello sulla certificazione di agibilità, che è stato trasformato in un ordine del giorno. Il provvedimento passa all’esame della Camera.

Il Senato ha approvato, tra gli altri, due emendamenti fondamentali al decreto Terremoto, presentati da Cardinali, Ginetti e Gotor (a prima firma Rossi). Il primo riguarda quello che in gergo si chiama la ‘busta pesante‘: estende benefici fiscali anche ai lavoratori dipendenti che ne faranno richiesta. Il secondo emendamento consente interventi su immobili danneggiati o resi inagibili dal sisma del 1997 e 1998 non ancora finanziati.

“Grazie all’approvazione del decreto terremoto si danno sostegno e strumenti necessari per la ricostruzione delle zone colpite a causa del sisma del 24 agosto e di quelli successivi del 26 e 30 ottobre. Dispiace l’astensione di Forza Italia, che in Senato vale voto contrario, su un provvedimento di fondamentale importanza per i territori”. Lo dichiara la senatrice del Pd Valeria Cardinali.

“Nel testo, per tenere conto dei danni subiti dalla seconda scossa, si amplia il perimetro del cratere sino a comprendere 131 comuni ed è molto importante che tra questi sia stato aggiunto anche Spoleto. E’ un provvedimento che ha tenuto conto delle esigenze delle comunità locali – aggiunge – e questo ha permesso di affrontare l’emergenza terremoto con un nuovo approccio rispetto al passato. La prima assoluta novità sono le risorse stanziate, mai così importanti: i diversi provvedimenti che riguardano emergenza e ricostruzione post terremoto comprendono la cifra complessiva di 8 miliardi. C’è poi la norma sulle procedure di ricostruzione che dovranno tenere conto del nuovo codice sulla trasparenza e del nuovo codice sugli appalti. Tra le modifiche approvate, due ci hanno visto particolarmente impegnati come senatori umbri anche grazie ai nostri emendamenti. La prima riguarda la ‘busta pesante’, misura che estende i benefici fiscali anche ai lavoratori dipendenti che ne faranno richiesta. La seconda consente interventi su immobili danneggiati o resi inagibili dal sisma del 1997 e 1998 non ancora finanziati. Certezza dei finanziamenti, trasparenza, legalità: sono questi i principi alla base del testo – conclude Cardinali – che permetterà di ricostruire un patrimonio di bellezza che appartiene non solo alle regioni colpite dal sisma ma anche a tutta l’Italia”.

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