Pd, Alemanno finalmente si ricorda delle arterie di Norcia
NORCIA – Il Sindaco di Norcia Nicola Alemanno, in una nota stampa datata 26 novembre 2017, prende la parola per criticare e denunciare i lavori che si stanno facendo per ripristinare il tratto stradale di collegamento Umbria-Marche della Statale 685 Tre Valli. Riporta di essergli stato riferito, nella riunione con l’Anas, la quale si è occupata degli appalti per i lavori di ripristino della viabilità con il fronte marchigiano, che ancora troppo si dovrà attendere, dai 10 ai 12 mesi, compromettendo per un nuovo anno l’economia del territorio, già a pezzi e in estrema difficoltà.
Questo estremo ritardo sarebbe causato dalla necessità di aver dovuto operare con un doppio intervento, uno volto alla galleria di Forca Canapine e i successivi riguarderebbero la riparazione, il consolidamento e il risanamento dei viadotti; ma la riapertura della galleria sarebbe condizionata al previo ripristino dei viadotti, con la conseguenza di un prolungamento smisurato nei tempi per poter tornare a percorrere tale importante arteria del territorio.
Ma Alemanno ritiene tutto ciò non accettabile. Invece, caro Sindaco, noi riteniamo inaccettabile ben altro.
Inaccettabile è che lei finalmente prenda una posizione chiara sulla vicenda, denunciandone gli eccessivi ritardi, solo il 26 novembre 2017, facendo trascorrere giorni e giorni senza occuparsi seriamente ed esponendosi a difesa della sua città con le autorità competenti su tale questione. Questa via di comunicazione rappresentava una ricchezza incredibile per il territorio avendo la sua importanza strategica per la città di Norcia: non solo permette alle persone di potersi spostare sul versante adriatico, sia dal territorio della Valnerina che dallo spoletino, ma consente anche al grande flusso turistico ascolano di poter venire nella nostra città.
Il danno economico e turistico prodottosi è immane: sono due stagioni e mezzo che sui cittadini e commercianti di Norcia e, come detto non solo, si stanno ripercuotendo i negativi e pessimi effetti di questa situazione di grave stasi. Una parte della stagione 2016 è stata persa, persa anche quella del 2017, e ora lei Sindaco ci prospetta che verrà danneggiata per questi inconcepibili ritardi anche la stagione 2018.
Questo è un colpo mortale per la città di Norcia e per il suo tessuto economico.
Non possiamo definire la sua presa di posizione neanche tardiva, perché oltre un anno di ritardo significa essere fuori dai tempi.Lei si espone pubblicamente sul punto dopo mesi e mesi, senza aver compreso che questa era invece una questione di primaria importanza da trattare, da mettere all’ordine del giorno di tutte le riunioni che teneva, di richiamarne l’attenzione fin da subito per provvedere. Ora, siccome i tempi si prospettano biblici, affronta la questione, cercando di mascherare questa sua non curanza della questione e compiendo un’altra cosa che riteniamo inaccettabile: lo scarico di responsabilità.
La responsabilità maggiore di questa situazione insostenibile, caro Sindaco, è la sua perché non ha mai posto l’attenzione e i riflettori su questa strada, non si è mai battuto per questa strada. Allora oggi, dopo oltre un anno, rilancia convocando la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, sottolineando anche la scarsa attenzione della Regione sul punto, per addossare tale annoso problema ad altri, togliendosi dalle mani questa “patata bollente” che potrebbe crearle difficoltà e imbarazzo non solo politico ma anche sociale.
La città di Norcia aveva bisogno di quella strada, tutta l’Umbria intera ne aveva bisogno e le Marche per venire in Umbria: una possibile azione dimostrativa che lei doveva compiere era farla inserire nel piano per le opere strategiche, come accaduto per la Salaria, che immediatamente è stata sistemata in ogni sua parte e subito è stata pronta per essere percorsa.
Lei sa bene quanto turismo, e di conseguenza quanto movimento nell’economia, ha portato l’apertura di quel traforo e di quella strada. Senza pedaggio, costituisce anche la via economicamente preferenziale al trasporto delle merci dagli insediamenti industriali delle Marche inferiori e dell’Abruzzo verso le direttrici di traffico interne da e per la Pianura Padana e Roma.
Sottolineiamo la grave responsabilità politica dell’amministrazione Alemanno per non aver fatto nulla per questo nodo cruciale della strada, senza capirne le motivazioni. Tra l’altro tale strada poteva rappresentare anche una soluzione per la viabilità per arrivare alla frazione di Castelluccio.
Come si fa a non aver capito, all’indomani del sisma, della priorità di quella strada? Poteva fungere da strumento indispensabile sia per l’emergenza (perché il motivo degli alloggi poteva anche essere risolto in quel versante) sia per la pronta ripresa (perché senza quella strada Norcia è tagliata dai nodi del traffico). Solo una domanda: perché?
Commenta per primo